Cosa ha più valore del denaro? Io.
Donare se stessi richiede più impegno che staccare un assegno e effettuare una transazione.
Bloccata nel letto dall'influenza, che esiste ancora nonostante l'allarme Covid, guardavo il soffitto bianco della mia stanza alternando lo sguardo fuori dalla finestra, dove i tetti dei palazzi compongono un quadro che osservo ogni mattina; ripensavo a quante persone ho promesso di incontrare e alle quali farebbe piacere stare in mia compagnia, il che mi lusinga, ma è alle stesse che non dedico un'ora del mio tempo ormai da mesi, da anni.
Non so se anche a te capita di dire "pagherei per non ...." è quello che assale la mia mente quando penso a qualcosa da fare ma che per diverse ragioni non riesco ad impegnarmi veramente. Ma per le relazioni non deve essere così.
Non possiamo permetterci di non dedicare noi stessi a chi lo merita.
Ripenso alle persone che hanno avuto maggiore impatto sulla mia crescita, formazione e sul mio benessere. A quanti sostenitori mi hanno aiutata a diventare una brava persona, a chi mi ha incoraggiata a superare gli ostacoli quotidiani, a chi mi è stato d'esempio o semplicemente uno stimolo.
Sarebbe un vero atto d'amore e gratitudine.
La riflessione consiste nel considerare l'atto del donare una transazione, spesso accade che chiamiamo qualcuno solo perchè abbiamo bisogno di qualcosa ed in quel momento realizziamo che quella telefonata o incontro è frutto di una transazione; diamo per ricevere!
Credo si possa intraprendere un altra strada, in fondo il nostro viaggio su questo pianeta ha l'unico scopo di donarsi, dare e servire, non credo ci sia altro di così importante.
Essere generosi nel donare amore ed il nostro tempo è il primo passo per realizzare parte della nostra missione di anime buone.
Credo che chiamerò Teresa per una pizza e Fatima per una passeggiata.
In fondo farebbe bene al mio spirito sottrarre tempo a cose materiali, inutili e perditempo.
Se mi volto indietro ciò che ricordo meglio sono i momenti in cui ho portato gioia nella vita degli altri e la stessa che loro hanno portato a me.
A tal proposito ho ricevuto la chiamata di un'amica che passeggiando per i Fori Imperiali ha ripensato alle nostre passeggiate universitare, di quando a luglio prima dell'ultima sessione d'esame, ci raccontavamo sogni e progetti per il futuro lungo i sanpietrini del centro di Roma, ho chiuso gli occhi e ho rivissuto le stesse emozioni e si è aperto un sorriso sul mio viso.
Non sono d'accordo
RispondiElimina