domenica 21 maggio 2023

Sei femminista!

 

La parola femminista deriva dal termine “femmina” che ha una connotazione prettamente biologica; in società il termine fu utilizzato già alla fine del 700 per sostenere i diritti delle donne, all'epoca sembrava essere un progetto utopistico.
Poi nei primi anni del '900 il termine fu utilizzato per descrivere due idee dominanti; l'emancipazione delle donne sia come esseri umani sia come esseri sessuati.
Essere femminista oggi, a mio parere, è la capacità di ogni donna, in realtà di ogni essere umano, di autodeterminarsi. Essere femminista significa esistere senza il consenso nè di un padre, nè di un marito, nè di un uomo. Eppure mi capita di sentire uomini, spesso giovani che sbeffeggiano questo termine, riferendosi alle parità di genere. Essi si riferiscono al conto da pagare dopo una cena, alle difficoltà fisiche da superare o le mancate parole gentili, sostituendo la galanteria, il buon senso, il buon gusto e il romanticisco con le pari opportunità.
La distorsione comunicativa di questo meraviglioso concetto di libertà conquistata dalle donne, è oggi più che mai, fonte di fraintendimenti e oserei dire anche di convenienza maschile.
Cosa intendo? Quando nella relazione la donna non risponde ad un canone materno o ad una rappresentazione incoscia che la vuole indifesa e dipendente, diventa femminista.
In realtà la donna che si autodetermita e dunque sfrutta a pieno la propria capacità di pensare e agire infastidisce l'Ego maschile. Di un maschio fragile.
Questo tipo di donna, fa da specchio ad un un uomo che crede di essere superiore, ma tale attributo gli è stato riconoscuito ancestralmente dall'uso della forza e dalla guerra.
 Relazionarsi con una donna intelligente, in fondo si tratta di questo, mette a nudo limiti e pigrizie maschili. Pertanto all'uomo conviene tacciare la donna di femminismo inteso come una sostituzione a lui, togliedogli  la capacità di prendere decisioni e agire, semplicemente per giustificare se stesso.
La verità è che questo tipo di donne, ha una velocità mentale e d'azione che non può competere con altri, non per superiorità me ne guardo bene, ma per natura. Molte intuizioni e consapevolezze avvengono in modo spontaneo e certamente non per offendere o sminuire l'uomo. Una donna intelligente non sminuisce l'uomo anzi lo ama, lo valorizza, lo consiglia, lo sostiene ma ha bisogno anche lei di essere sostenuta, valorizzata, consigliata  e sopra ogni cosa amata e venerata con la stessa intensità e capacità d'azione, altrimenti la sua natura indomita la porterà certamente a sostituirsi all'uomo, facendo appello alla sua dualità psichica, un intreccio tra femminile e maschile.