sabato 18 gennaio 2020

....a lui

A te che sei l'altra parte di me, alla persona che incontrandomi la prima volta mi ha lasciata indifferente. Ma il suo sguardo su di me non trovava un punto fermo. A te che delicatamente mi hai corteggiata senza mai invadere il mio spazio e senza scandire i miei tempi. Alla persona che con bisbiglii e messaggi mi ha palesato il suo  amore lusingandomi con complimenti, facendomi sentire bellissima e speciale. 
Alla stessa persona che durante il corteggiamento non ha sprecato fiori e sorprese per me, nastri rosa da scartare e profumi da indossare.
Proprio a lui che mi guardava incantato e sorrideva alle mie battute e alle mie smorfie. 
Al galantuomo che  mi offriva la cena e sceglieva il mio vino preferito e che riaccompagnandomi a casa, fino al portone, aspettava che fossi io a farlo salire ma, che una volta chiusa la porta riusciva a diventare l'uomo più primitivo e capace di tirar fuori istinti primordiali, lasciandomi stanca e felice.
Si, a lui che la mattina dopo mi preparava il caffè, lasciandomi il tempo di riprendermi dall'appagato sonno. Il tipo di cui parlo, estroso, sicuro di sé, brillante e dolce allo stesso tempo è affermato nel suo lavoro, pratica sport e ha anche il tempo di essere informato su diversi argomenti, da lasciarmi puntualmente con la bocca aperta, il ché aumenta la mia eccitazione, soprattutto quando posati computer e libri prende in mano la chiave inglese e ripara il tubo rotto del mio lavandino. 
Che spettacolo. 
A lui che anche con decimi di febbre, si alzava dal letto e dopo averlo rifatto, organizzava la sua giornata seppur con una giustificabile lentezza. 
Per non parlare dei  suoi occhi su di me, quando, uscendo dal mare mi accingevo a prendere l'asciugamano, devo dire anche con una punta d'imbarazzo.
Mi guardavano vogliosi denudando quel poco che avevo di coperto, tanto da non resistere, ritrovandoci  a fare sesso nella cabina del lido. 
Cazzo la sveglia!