domenica 26 gennaio 2020

Un desiderio da desiderare

Desidero! Una delle parole più importanti nella vita di un individuo, dalla nascita alla morte, a volte desiderata anche quella. Nulla di sbagliato.
Come il neonato che appena vede la luce cerca e desidera il seno materno, dettato da un bisogno, quello di nutrirsi.
Pertanto il desiderio è un bisogno da soddisfare dettato dallo stomaco così come dall'anima; il bisogno  genera desiderio.
Succede anche in amore, una persona s'innamora in un preciso istante della vita, in un momento di bisogno, quando l'amato risponde a quello che in quel momento stiamo desiderando.
A pensarci bene, nell'evoluzione della coppia il desiderio si intiepidisce quando cambiano i bisogni che nella relazione non trovano soddisfacimento e se trascurati diventano esigenze, le stesse che ci portano ad avere il nodo in gola.
Uno dei consigli maggiormente profuso è quello di mantenere sempre acceso il desiderio, come se fosse una lampadina, è facile più a dirsi che a farsi, visto che certi dettami provengono dal profondo dell'anima misti e mischiati ai nostri antenati e alla nostra educazione; ognuno di noi porta con sé un corredo biopiscogenealogico che evolve con noi e dunque come possiamo tenere acceso il desiderio e far nascere a comando nuovi bisogni?  Sarebbe presuntuoso da parte mia fornire una risposta che in ogni caso sarebbe una mia interpretazione.
Se volessi contestualizzare il deisiderio direi certamente che esso abbia il dono dell'ubiquità, è in ogni dove. Ci muoviamo grazie ad un motore alimentato dalla profonda esigenza di realizzare un bisogno che sia esso  pratico, sentimentale o spirituale ed è uno dei modi per apprezzare la vita; il continuo sguardo verso lo spirito d'infinito. 
Tuttavia, in questo preciso momento della storia dell'uomo moderno, definito "consumismo" abbiamo la capacità di divorare così velocemente il nostro premio che non abbiamo il tempo di far germogliare il nuovo piccolo sogno, fragile, verde, ancora non ben identificato, privandolo del più saggio tra i maestri e il più onesto tra i consiglieri, il tempo.