Eravamo sedute ad un tavolo fronte mare,
chiacchieravamo del più e del meno e poi come spesso accade ci siamo trovate a
parlare di relazioni. Con chi? La mia amica Sonia.
Vent’anni di matrimonio, lavoro, figli,
impegni elementi distruttivi per la coppia.
Eppure, lei mi racconta che erano stati
felici un tempo, avevano attraversato diversi momenti, unici, irripetibili e
ora si ritrovano a parlare di come fare cosa e di come organizzare la giornata.
Questa storia, mi è stata raccontata più volte e vissuta anche sulla mia pelle, su
quella dei miei genitori, su quelle dei miei nonni e da nuove coppie che
verranno. Cosa accade ad un certo punto nella vita a due?
L’opinione
che mi sono fatta, dopo diverse riflessioni e caffè è che le belle storie d’amore
che diventano relazioni stabili, nascono come le sorgenti.
Le sorgenti sgorgano da alte e profonde montagne
e vengono alla luce, tra il verde ed il sole e intraprendono il lungo cammino
della vita.
Insieme, la coppia, scava il letto
impervio e imprevedibile della loro relazione e scendono verso valle. L’acqua
scorre e porta con se ciottoli, terra, rami e foglie; sono i ricordi di quel
cammino. In questo letto confluiscono torrenti che ad un certo punto rendono l’acqua
torbida, ma il fiume si rinnova e continua a scorrere, non si fa fermare dall’impetuosità
dell’acqua nuova e da getti imprevisti.
Quando arriva a valle, in quei vent’anni, la
potenza del flusso rallenta, alcuni pescatori svuotano la ricchezza prodotta
dall’acqua e gli agricoltori prendono parte di quel prezioso elemento per arricchire
nuova vita.
Il
fiume si impoverisce ma continua a scorrere, in un letto ormai solcato di cui è
difficile cambiare e reinventare il corso e la forma.
Alcuni fiumi si impoveriscono fino a prosciugarsi, altri corsi d’acqua continuano il loro percorso perché alimentati da affluenti che generosamente aiutano il fiume a nutrirsi di nuova acqua e continuare il suo percorso. E poi altri continuano a scorrere fino alla foce che rappresenta la fine della vita e l’inizio di un’altra dimensione la cui natura non è certamente fenomenica.
Così la quotidianità, che è parte della vita, solca il letto delle relazioni lasciando fossilizzati
sotto la sabbia, i ricordi, la freschezza e la vera natura di quel rapporto.
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