sabato 8 febbraio 2020

Come un albero


Cosa non va in me? Diverse conversazioni con le mie amate amiche confluiscono in questo labirinto esistenziale.
Nulla, mi trovo a rispondere molto spesso. Sei bella così come sei.
Tuttavia la mia risposta non convince quasi mai e come accade tra donne si aprono infiniti mondi e interpretazioni.
Barbara è una ragazza che ha tutto, non le manca nulla o almeno così appare, eppure ha un malessere che si trascina da sempre.
Gioia mia, perché ti ostini a voler essere diversa da come sei?
Comprendo che ognuna di noi tende a paragonarsi alle altre e vedere in esse un aspetto che le fa essere migliori di noi. Tipico delle persone insicure, di chi è cresciuto cercando la perfezione, di chi ha dovuto soddisfare le aspettative altrui, dei genitori prima e di chi si aspettava qualcosa da noi dopo.
Non si tiene conto però, che le persone che tendiamo ad imitare o ammirare hanno a loro volta aspetti oscuri e prezzi da pagare, per essere come sono.
E’ il nostro punto di vista che ce li mostra come una giusta proiezione di quello che vorremmo essere, ma che per varie ragioni non siamo.
Non lo siamo perché non possiamo chiedere al vento di tramontana di soffiare come lo scirocco, non possiamo chiedere al leone di essere gazzella e al girasole di essere rosa.
Possiamo però aiutare noi stessi ad essere come gli alberi, con le radici ben attaccate alla terra e i rami estesi verso l’alto, pronti a prendere tutto ciò che di bello e di meno bello la vita ci offre; nonostante il vento, la pioggia e il tempo rimanendo attaccati con la naturale forza di cui siamo dotati, alla parte più profonda di noi, amandola, coccolandola e farne un pezzo unico, un capolavoro inimitabile e perché no, modificandola se è necessario, ma di solito a quello ci pensa la vita!

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